Deceuninck-QuickStep, Remco Evenepoel: “Ho sentito Van Aert su Whatsapp, l’accordo è di concentrarci sui rispettivi obiettivi. Ieri ho lavorato per far sprintare Almeida”
Remco Evenepoel prova a chiudere, almeno per il momento, la polemica con Wout Van Aert. Nel corso della settimana il corridore della Deceuninck-QuickStep era stato ospite in una trasmissione belga, dicendosi convinto che avrebbe potuto vincere il mondiale e il corridore della Jumbo-Visma aveva risposto piccato alle sue parole. Al termine del Giro dell’Emilia, il classe 2000 ha spiegato di non aver avuto intenzioni negative e di averlo spiegato per messaggio al connazionale, con il quale ha concordato di concentrarsi sui rispettivi obiettivi, prima di parlarne per chiarire definitivamente a fine stagione.
“Non avevo cattive intenzioni – ha dichiarato a Het Nieuwsblad – Forse le mie parole sono state troppo negative. Ho parlato con Van Aert tramite whatsapp, abbiamo concordato di concentrarci sui nostri obiettivi prima di riparlarne”
Sacrificato invano sull’altare di Van Aert domenica scorsa, il ventunenne ha lavorato anche ieri al Giro dell’Emilia per un compagno di squadra, Joao Almeida (pur con qualche incomprensione quando ha rischiato di staccarlo in discesa), battuto solo da Roglic nel finale: “Ho fatto più volte il ritmo per ridurre il nostro gruppo, ma anche alla fine, per permettere ad Almeida di sprintare per la vittoria. Alla fine ha rischiato di funzionare, perché Joao ha fatto secondo ed essere battuti da Roglic non è una vergogna”.
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